Alla fine del 2019, gli italiani sono stati chiamati a dare la loro opinione in merito alle previsioni alimentari, di lavoro e alle prospettive future per l’anno appena cominciato.

Stanchi di sperare in un anno migliore, guardano al 2020 con propositi di cambiamento soprattutto nella sfera personale. Agganciati al cambiamento ruotano tre termini: clima, ambiente e sostenibilità. Quest’ultimo termine spicca nel sondaggio di fine anno Coop-Nomisma e le previsioni 2020 del “Rapporto Coop”. Il 35% degli italiani sogna di “cambiare vita”, il 27% di “cambiare lavoro”, il 31% di “trasferirsi all’estero” o addirittura il 44% di “andare in pensione”.

Gli italiani, nel 2020, sono determinati a dedicarsi alla cura: il 68% lo indica come prima cosa da fare nei prossimi 12 mesi. Per l’ambiente, invece, il 65% sostiene che userà meno plastica, il 64% intenzionato a sprecare di meno, il 63% a camminare di più a piedi.

Emerge il desiderio di ritagliarsi più spazio per sé stessi (62%) e far valere di più i propri diritti (60%). Frequentare di più gli amici è un obiettivo nel 2020 per un italiano su 2, il volontariato conquista un suo spazio (lo indica il 26%) e compare una rinnovata voglia di socializzazione fisica degli italiani. Quanti immaginano un minore utilizzo di web e social network superano (di poco) per la prima volta quelli che prevedono di esserne più assidui. Cresce, al contrario, la voglia di partecipazione ad eventi pubblici.

Per il nuovo anno la grande maggioranza degli italiani vorrebbe finalmente una crescita economica più robusta (85%). Al top delle spese obbligate e in aumento le bollette, il carburante e le spese per il trasporto e per i servizi sanitari. Oltre a quelle obbligate mantengono saldi positivi anche le spese per l’alimentazione, per i viaggi e ancora la cura personale.

Al Sud crescono tutti gli elementi di quegli stili alimentari che si sono ormai già affermati al Nord. La spesa per il cibo della tradizione è prevista in crescita per il 38% dei residenti del Mezzogiorno (34% in media nazionale). I prodotti bio salutistici per il 29% (vs 26%), gli integrali 31% (vs 29%) e anche i superfood 22% (vs 19%). Sono sempre gli under 35 coloro che in modo più numeroso contano nel 2020 di spendere di più per cibo e bevande (23% vs 19% media nazionale),  abbigliamento e calzature (24% vs 18%), ristoranti e locali (23% vs 17%), viaggi e vacanze (36% vs 27%), tecnologia (33% vs 28%) e così via.

Grazie all’esplosione dell’egrocery e del meal delivery le previsioni di spesa alimentare degli italiani sono molto positive per i consumi domestici (+12% il saldo tra chi intende aumentarla e chi vuole diminuirla) e sono invece leggermente negative per quelle extradomestiche (-3%).

Nelle scelte di consumo alimentare degli italiani per il 2020, si afferma un nuovo connubio tra la continua attenzione ad una alimentazione salutare e di qualità e un nuovo ritorno alla tradizione.

La maggioranza degli italiani immagina di lasciarsi guidare dalla tradizione e dalla naturalità facendo scelte che penalizzano il junk food: la spesa nei fast food scenderà per il 22% degli italiani, la carne rossa e per la prima volta anche i piatti pronti saranno in calo per il 20% degli italiani. Vincono i prodotti integrali, i cereali alternativi, le carni bianche e i legumi, meglio se biologici. Per i prodotti etnici, vegani, gluten e lactose free la quota di coloro che prevedono di far crescere la spesa supera coloro che intendono ridurla.

Il 2019 si è concluso con un trend di crescita del fatturato vicino al +1,5% grazie all’inversione di tendenza al Sud e al ritorno delle vendite per i prodotti freschi a peso variabile.

Nel 2020 la grande distribuzione dovrebbe giovarsi di una favorevole canalizzazione dei consumi e dovrebbe sovraperformare il mercato totale. Per gli iper, il calo della rete di vendita dovrebbe essere compensato da un più positivo andamento a parità di rete degli altri negozi. Nelle dinamiche evolutive nel 2020 si segnala un rialzo dei prezzi dell’+1% a fronte di circa un mezzo punto registrato nel 2019.

Per la distribuzione moderna sarà un anno positivo, con previsioni di crescita dell’1,4%, senza tenere conto della spinta del canale e-commerce: gli acquisti alimentari on line nel 2019 si sono rivelati brillanti e continueranno a rafforzarsi nel 2020.

 

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